Appalti legalmente truccati 4 (Eva Zenith)
(NOTA: queste riflessioni sono tratte dall'esperienza in appalti del settore sociale, ma è altamente probabile che gli appalti in altri settori siano dello stesso tipo)
Da almeno 20 anni, esistono solo appalti truccati "legalmente". Non esitono appalti sostanzialmente regolari, ma solo appalti formalmente regolari. Lo sanno tutti coloro che hanno partecipato ad un appalto pubblico. Qualche volta la magistratura se ne accorge e i media fingono di scandalizzarsi.
Esistono cinque categorie di vincitori di appalti legalmente truccati: quelli legati alle mafie, quelli collegati alle cooperative rosse, quelli di appartenenza cattolica, quelli legati all'appaltatore, quelli che pagano il pizzo. Non di rado i vincitori appartengono a tutte e cinque le categorie insieme.
L'ipotesi che un appalto sia vinto da qualcuno che sa fare il lavoro bene e con onestà è remota. Capita solo quando mafie, organizzazioni rosse e cattoliche, cordate dell'oligarchia locale, e appaltatore sono talmente in conflitto da non trovare un accordo.

Prima che il sistema degli appalti dilagasse, i politici affidavano i lavori a chi gli pareva. Se le cose andavano male, era sempre chiaro ed evidente chi fosse il politico responsabile. Capitava anche che qualche politico, per evitare grane, affidasse un lavoro a un'organizzazione competente. Oggi, grazie agli appalti, a meno di truffe smaccate e davvero idiote, nessun politico risponde mai degli appalti, perchè sono quasi sempre formalmente legali.

CAP.1 - L'informazione
CAP.2 - I requisiti e il controllo
CAP.3 - La Commissione e i risultati
CAP.4 - Il controllo sul campo e le variazioni
CAP.5 - I pagamenti e i rendiconti

CAP.4 - Il controllo sul campo e le variazioni

Se per caso hai vinto un appalto, senza aver pagato nessun pizzo o tangente, e cerchi di fare al meglio il tuo lavoro.....ti fanno morire! Tanto per scoraggiarti la prossima volta. Ogni controllo, tipo gestapo, che trova una pur minima variazione dal capitolato, si traduce nella riduzione o sospensione dei pagamenti.

Il primo problema sta nel numero dei partecipanti/utenti. Due o tre anni prima, quando è stata fatta la rilevazione dei bisogni, molte persone sembravano interessate al progetto. Se si trattava di adolescenti, oggi sono tutti impegnati per la maturità. Se si trattava di anziani, la metà è passata a miglior vita. Se si trattava di piccole, imprese, la maggioranza ha chiuso i battenti. Se si trattava di utenti provenienti da istituzioni o organizzazioni (scuola, comunità terapeutica, centro informagiovani, ecc.) il dirigenti con cui due anni prima hai fatto un accordo, oggi è cambiato e quello nuovo non ha tempo da dedicare al tuo progetto.

D'altronde, se il capitolato prevedeva un numero preciso di utenti, è prevista la riduzione o sospensione dei pagamenti. Questo naturalmente non capita mai se chi ha vinto è chi era stato designato. Siccome ogni respiro durante il progetto prevede, firme, timbri e ricevute sono molti quelli che danno vita al "mercato truccato" dei partecipanti. La cosa più semplice è mettere sui registri le fime di parenti, affini, amici. I più raffinati arrivano a dare dei soldi in più a coloro che partecipano. Così è nata la professione di "partecipante a progetti appaltati". Sono parecchi i giovani che firmano i registri di varie iniziative prendendo due o tre diarie . Tanto, nessuno controlla.

Non c'è progetto sociale nè appalto che non dichiari a gran voce la necessità di "seguire i bisogni del utenti". In pratica, i cambiamenti vanno autorizzati dall'appaltante uno per uno, ma spesso le autorizzazioni arrivano qualche settimana o mese dopo le necessità. Ogni cambiamento di sede, orario, contenuto o organico è ufficilmente motivo di riduzione o sospensione dei pagamenti.

A nessuno interessa se il progetto raggiunge o meno i risultati richiesti dal bando. Per gli "amici" i controlli non vengono fatti. per gli "estranei" i controlli sono fiscalissimi ma solo sul piano formale. I registri, la contabilità, la sede della attività, il calendario, i nomi degli operatori vengono sottoposti ad un vaglio implicabile e ogni errore o deroga è motivo di riduzione o sospensione dei pagamenti.