GUERRA ALLE DROGHE (aprile 26, 2011)
Potrei usare l’argomentazione ideologica e affermare che lo Stato democratico non può essere “etico”, cioè impormi come devo vivere, e quali vizi (che danneggiamo solo me stesso, come l’alcool, la droga, il gioco) posso o no permettermi. Gli stati teocratici e totalitari sono “etici”. Il fatto che con la psiche alterata posso creare incidenti, e col gioco posso rovinare la famiglia, non giustifica le proibizioni. Semmai il mio vizio può essere considerato un’aggravante del crimine di cui mi macchio.
L’argomento tombale è che dagli anni sessanta ad oggi il proibizionismo le ha provate tutte, ma la droga è aumentata a dismisura. Il proibizionismo serve solo ad aumentare la criminalità, le morti (fra i tossici, i trafficanti e le forze dell’ordine) ed i costi di una guerra persa.