FUTURE GENERAZIONI DANNATE (dicembre 7, 2009)

I nostri padri ci hanno consegnato una vita migliore della loro.
Noi abbiamo condannato i nostri figli ad una vita peggiore della nostra, e i nostri nipoti a una vita peggiore di quella dei nostri figli.

La generazione dei 55-65enni sta aiutando, coi risparmi accumulati nel secolo scorso, la generazione dei 25-35enni, la quale non ha i mezzi per vivere e quindi non potrà accantonare risparmi o beni. I loro figli chi li aiuterà?

Gli over50 hanno ricevuto pochi soldi, ma tante opportunità. Sono stati la prima generazione a conoscere la possibilità di un’ascesa sociale tramite lo studio e l’impegno; ad avere un lavoro fisso e tutelato; a trovare (o addirittura comprare) un alloggio a costi ragionevoli; a godere di libertà e diritti per secoli riservati ai soli ceti dominanti; a beneficiare di 40 anni di pace; a raggiungere un benessere economico diffuso (tanto da poter accumulare risparmi significativi).

Ai loro figli lasciano qualche soldo ma nessuna opportunità. I loro figli hanno scarse o nulle possibilità di ascesa sociale;
sono costretti a lavori precari e insignificanti; non trovano un alloggio se non a costi proibitivi (che possono permettersi solo
conl’aiuto dei genitori); osservano i loro diritti ridursi ogni giorno di più; vedono i soldati italiani andare a sparare in giro per il mondo, sentendosi in una condizione di guerra strisciante; non hanno alcuna prospettiva di benessere, e dunque nessuna prospettiva di risparmio. Cosa potranno lasciare ai loro figli? Ed ai loro nipoti?

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