Cari amici e colleghi, (27/5/2002)
non mi piace dove sta andando l’Occidente. Non si tratta, come molti equivocano partigianamente, di un disgusto che nasce oggi, ma che viene da lontano. La prima Repubblica era già inaccettabile: la seconda è nauseabonda.
Non mi piace neanche più questo lavoro sociale che ha assorbito per trent’ anni quasi tutte le mie energìe, ma che ora mi fa solo sentire complice della grande manipolazione delle élites dominanti. Il nostro lavoro partiva da un sogno di emancipazione, ed è giunto ad una realtà di controllo, soffocamento, omologazione. Non voglio più fare il secondino, o il fiore all’occhiello, per le buro-corporazioni dominanti.
Non mi piace più nemmeno il modo con cui noi facciamo questa caricatura del lavoro psico-sociale. Abbassando continuamente gli standards, inchinandoci a ragionieri e contabili, tacendo in nome di un’etica professionale che ormai è solo anestesìa. Troppe ore passate a occuparci di procedure, appalti, vincoli, compromessi e troppo poche passate a studiare, discutere o progettare cattedrali.
Da mesi accarezzo l’idea della secessione individuale, dell’esilio, della dissociazione, come unica via di salvezza per una dignità che sento smarrire ogni giorno.
Perciò ho deciso di lasciare tutte i miei incarichi operativi: voglio dedicare tutto il mio tempo futuro solamente al web e alla scrittura.
Attraverso il web posso continuare la mia ricerca con un altro mezzo. Con la scrittura, sarò libero di esprimermi più di quanto sia oggi. L’idea è quella di considerare il prossimo anno come sabbatico. Lo dedicherò ai viaggi e allo studio dell’informatica. Fra un anno o due spero di essere “riciclato” come operatore professionale del web. Sono certo che ormai il nostro sistema sia abbastanza forte per trovare senza fatica uno o più colleghi capaci di fare meglio di me negli incarichi che lascio.
Vi ringrazio per tutto quanto mi avete dato in questi anni di collaborazione e mi scuso per le inadeguatezze che vi ho restituito. Con amicizia,
Guido Contessa
NOTA: Dal quel lontano 2012 ho iniziato a scrivere brevi pensieri che non mi sembra inutile ripubblicare oggi, in questo nuovo blog, come testimonianza di qualche qualità profetica.