APPARTENENZA giugno 28, 2019
giovedì, Maggio 27th, 2021“L’appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un’apparente aggregazione
L’appartenenza è avere gli altri dentro di sè.”
(Canzone dell’appartenenza, Giorgio Gaber)
“L’appartenenza
non è un insieme casuale di persone
non è il consenso a un’apparente aggregazione
L’appartenenza è avere gli altri dentro di sè.”
(Canzone dell’appartenenza, Giorgio Gaber)
“Quando non c’è nessuna appartenenza
la mia normale, la mia sola verità
è una pavenza di altruismo
magari compiaciuto
che noi chiamiamo soldarietà.”
(Canzone della non appartenenza, Giorgio Gaber)
Dire a una compagna che è cicciona è bullismo. Dire quattrocchi a un compagno è bullismo.
Dare una coltellata a un compagno per rubargli il telefonino, è bullismo.
Dire a una donna che ha un bel seno è violenza. Dire a un uomo che ha una bella tartaruga, no.
Proporre a una donna di fare sesso in cambio in cambio di un week end tutto pagato, è violenza.
Puntare un coltello al collo di una donna e farci sesso è violenza.
Tutto rimanda a qualcosa d’altro, se non sei troppo ignorante.
Non ho telefonino, ipod, ipad.
Non possiedo un’auto da dieci anni.
Non vado in un ristorante da vent’anni.
Ho visto l’ultimo concerto trenta anni fa.
Non entro in un cinematografo e non compro un capo d’abbigliamento da quarant’anni.
Vivo sei mesi l’anno al caldo dell’Africa.
Possiedo oltre duemila libri.
Conosco bene tutte le Regioni e le migliori spiagge d’Italia.
Ho cenato nei miliori ristoranti italiani.
Ho visitato la metà dei Paesi del mondo.
Fumo, bevo e mangio come un re.
Mi domando come mai esiste tanta aggressività contro le anonime figurine dei Social o contro i politici. Il fatto è che sono gli ultimi bersagli della critica rimasti. La critica pubblica di uno spettacolo teatrale, un film, uno stilista, un libro, un pittore, un concerto è praticamente defunta.
La post-modernità, l’industrialesimo, il capitalismo hanno smesso persino di cercare di mantenere le promesse da cui sono nati.
Dalla logica antiistituzionale alla marcia dentro le istituzioni: storia di una progressiva sconfitta .