A vedere i films e le serie tv americane, si ricava un quadro deprimente degli Usa. E’ vero che si tratta di finzioni artistiche, quindi esagerate, ma certe questioni non sarebbero oggetto di spettacolo se fossero del tutto inesistenti. E noi consideriamo gli Usa come il faro d’Occidente?
Non c’è incontro, dialogo, rientro a casa che non sia accompagnato da whisky o birra.
Le strade sono luoghi di imboscate, ferimenti, stragi.
Ci sono solo tre tipi di donna: la vittima, la guerriera e la carnefice.
Le bande criminali comandano su interi quartieri urbani.
Se sei malato e povero, puoi tranquillamente morire.
I servizi sociali sono disastrosi e generano disadattati o criminali seriali.
I conflitti sono affrontati con le armi, o con tribunali in cui tutti ripetono che “non conta la verità” ma solo lo show.
Ti arrestano se guidi male, ma le carceri sono un tempio di violenza e illegalità.
I reduci di guerra sono trattati come fastidiosi emarginati.
La polizia dei piccoli centri è idiota o corrotta.
Il razzismo è al centro della vita culturale e materiale.
Non esiste il dialogo di coppia: dopo una battuta, uno dei due se ne va.
Gli adolescenti? Solo isterici o psicopatici.