SOLITUDINE giugno 6, 2018
lunedì, Giugno 29th, 2020Non ho mai sofferto di solitudine. Adoro la mia compagnia. Mi trovo fantastico.
Non ho mai sofferto di solitudine. Adoro la mia compagnia. Mi trovo fantastico.
Domandate ai senza tetto se temono il rincaro dei mutui.
Domandate ai disoccupati se temono l’aumento del tasso di interesse.
Domandate agli esodati o ai truffati dalle banche se temono l’aumeno dei BTP.
Domandate agli imprenditori falliti se temono l’incremento del deficit.
Domandate alle donne violentate e uccise se temono il crollo della Borsa.
Domandate ai giovani costretti a emigrare se temono l’aumento dello spread.
Domandate ai disabili privi di cure e alle vittime senza giustizia se temono l’ira dei mercati.
Domandate ai soldati morti per l’uranio impoverito se temono il ritorno alla lira.
Domandate ai morti sul lavoro quanto temono l’uscita dall’Unione Europea.
Le colpe dei padri non devono cadere sui figli. Ma nemmeno le colpe dei figli devono cadere sui padri.
Hanno ammazzato la prevenzione psicologica del disagio giovanile, e adesso ci troviamo alle prese col bullismo e le baby gang.
Hanno ammazzato la psicologia del burn-out, e adesso ci troviamo con le maestre che pestano i bambini.
Hanno ammazzato la psicologia del lavoro e della sicurezza, e adesso scopriamo di avere 13.000 morti sul lavoro in 10 anni.
Hanno ammazzato la psicologia di comunità, e adesso ci troviamo con periferie disastrose.
Questa è l’epoca della storia più ossessionata dal benessere psico-fisico. Ed è anche l’epoca della storia col maggior consumo di psicofarmaci e droghe.
Questa è l’epoca della storia più ossessionata dalla bellezza.
Ed è anche l’epoca della storia con le strade affollate da straccioni, come nell’alto medio evo.
L’argomento più manipolativo del potere è questo:”Se non fai come dico io, sei un disfattista irresponsabile”.
Sono stato educato col mito delle elezioni come momento più alto della democrazia. Non ricordo quando è stato deciso che le elezioni sono una catastrofe.
Appartengo alla generazione socialmente sconfitta. Ma appartengo anche alla coorte dei privatamente vincenti.
Pochi hanno avuto una vita felice come la mia.
La iattura del XX e XXI secolo è l’idealismo. Solo il pessimismo e il cinismo ci possono salvare.