ANTI-NEGAZIONISMO (dicembre 16, 2009)
mercoledì, Ottobre 28th, 2015I massimi promotori del negazionismo dell’olocausto sono quelli che chiedono censure e punizioni per i negazionisti. Riescono a far sapere a tutti ciò che sarebbe noto a pochissimi.
I massimi promotori del negazionismo dell’olocausto sono quelli che chiedono censure e punizioni per i negazionisti. Riescono a far sapere a tutti ciò che sarebbe noto a pochissimi.
Che fine ha fatto “Onora il padre e la madre” ?
Il fascismo la chiamava “autarchia”, oggi siamo più snob: lo chiamiamo “aiutare il made in Italy”
“Populismo” è tutto ciò che non piace all’oligarchia.
“Rispetto per le sentenze” è quello che esigiamo per le sentenze che condividiamo. Le sentenze che non condividiamo non hanno nessuna necessità di essere rispettate.
La guerra fredda era forse meglio dell’odierna guerra bollente. Abbiamo sostituito la minaccia atomica con la realtà del terrorismo e della guerra mondiale permanente.
“Legalità” è il nome che diamo alle regole che ci piacciono. Se le regole non ci piacciono la legalità è opzionale.
I nostri padri ci hanno consegnato una vita migliore della loro.
Noi abbiamo condannato i nostri figli ad una vita peggiore della nostra, e i nostri nipoti a una vita peggiore di quella dei nostri figli.
La generazione dei 55-65enni sta aiutando, coi risparmi accumulati nel secolo scorso, la generazione dei 25-35enni, la quale non ha i mezzi per vivere e quindi non potrà accantonare risparmi o beni. I loro figli chi li aiuterà?
Gli over50 hanno ricevuto pochi soldi, ma tante opportunità. Sono stati la prima generazione a conoscere la possibilità di un’ascesa sociale tramite lo studio e l’impegno; ad avere un lavoro fisso e tutelato; a trovare (o addirittura comprare) un alloggio a costi ragionevoli; a godere di libertà e diritti per secoli riservati ai soli ceti dominanti; a beneficiare di 40 anni di pace; a raggiungere un benessere economico diffuso (tanto da poter accumulare risparmi significativi).
Ai loro figli lasciano qualche soldo ma nessuna opportunità. I loro figli hanno scarse o nulle possibilità di ascesa sociale;
sono costretti a lavori precari e insignificanti; non trovano un alloggio se non a costi proibitivi (che possono permettersi solo
conl’aiuto dei genitori); osservano i loro diritti ridursi ogni giorno di più; vedono i soldati italiani andare a sparare in giro per il mondo, sentendosi in una condizione di guerra strisciante; non hanno alcuna prospettiva di benessere, e dunque nessuna prospettiva di risparmio. Cosa potranno lasciare ai loro figli? Ed ai loro nipoti?
I veri democratici non possono che stare lontani da ogni manifestazione di massa, che è sempre intrinsecamente totalitaria
“Costituzione materiale” è il nome che il potere da al proprio arbitrio