La vita dei defunti (giugno 9, 2008)
martedì, Gennaio 27th, 2015“La vita dei morti risiede nella memoria dei vivi” Cicerone
“La vita dei morti risiede nella memoria dei vivi” Cicerone
Prima con Dio oggi con la Democrazia. i diritti umani e la lotta alla fame.
Gli spagnoli hanno fatto un genocidio facendosi precedere dalla croce. L’Occidente moderno fa un genocidio più grande nascondendosi dietro alla FAO e alla Banca mondiale.
La democrazia si distingue da tutti gli altri regimi per la sua promessa di una sovranità distribuita. Tutti gli individui hanno gli stessi diritti fondamentali e lo stesso potere di eleggere rappresentanti. Per la democrazia, lo Stato è una alleanza fra soggetti sovrani.
Molti Stati moderni si definiscono democratici, ma in nessun momento della vita di un cittadino gli viene chiesto se aderisce al patto di cittadinanza. Quale patto è legale se non esiste un esplicito consenso di un contraente?
Quale sovranità ha l’individuo se non può sottrarsi al patto che lo Stato gli impone?
Non si deve uccidere nessuno. Mai. Nemmeno per legittima difesa.
Il soggetto della sovranità è la sovranità del Soggetto.
La notte.
Un intervallo quieto
fra la paura di morire
e la paura di vivere.
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
In Italia puoi dire di essere ateo, di non credere in Dio, di non praticare alcuna religione. Alcuni credono che questo sia un segno della laicità dello Stato repubblicano e democratico. Ma non è così. Non puoi dire di non credere nello Stato o nelle Istituzioni. Non puoi dire di pensare che la democrazia, così come è attuata, è solo un simulacro che serve a nascondere un regime corporativo. Abbiamo solo sostituito una religione con un’altra.
Siamo un Paese che passa il tempo a “ricordare”. Ogni giorno è dedicato a qualche memoria: dell’olocausto, della resistenza, delle foibe, della nascita del corpo della Finanza, del Sessantotto , della morte di Aldo Moro, e di decine altri anniversari. I filmati televisivi che vanno per la maggiore riguardano santi, papi, preti, campioni sportivi tutti defunti e da parecchio.Non c’è niente di male in queste “memorie”, anzi: ricordare è giusto ed anche utile.
Il fatto è che a questa memoria non si affiancano mai il futuro, l’immaginazione, la fantasia. Non esistono giornate dedicate a festeggiare un progetto. Non esiste un solo filmato italiano che racconta il futuro.
Questo ci dice due cose. La prima è che l’Italia è un Paese dominato dalla nostalgia, dal passato, dalla conservazione. La seconda è che abbiamo smarrito (o ci hanno rubato) il futuro. Il potere di oggi ha ucciso il possibile di domani. Il futuro non esiste se non come mera ripetizione del presente.
Può darsi che le forze armate siano un male necessario, ma non va mai dimenticato che restano appunto un male: niente adulazione e niente retorica!