VERI EROI dicembre 10, 2017
martedì, Gennaio 28th, 2020Non mi parlate di eroi in uniforme. I soli veri eroi contemporanei sono i famigliari di bimbi, adulti, anziani disabili.
Non mi parlate di eroi in uniforme. I soli veri eroi contemporanei sono i famigliari di bimbi, adulti, anziani disabili.
1-lavorare gratis per dare potere e danaro a un’organizzazione “benefica” e ai suoi capi
2-lavorare in nero e guadagnare di più di chi lavora nell’obbligatoriato
3-lavorare a pagamento come tutti, ma con montagne di retorica
La beneficienza proposta da intermediari serve solo a mantenerli. Se volete fare del bene, fatelo a qualcuno che conoscete.
Se non è pagato, non è lavoro.
Se lo può fare anche una macchina, non è lavoro.
Se lo può fare chiunque, non è lavoro.
Se è in nero, precario, stagionale e non è pagato il doppio, non è lavoro.
Se è pericoloso, usurante o sporco e non è pagato il doppio, non è lavoro.
Se non offre alcuna prospettiva di carriera o sviluppo, non è lavoro.
Se non hai faticato per impararlo, non è lavoro.
Se per farlo devi prostituirti, non è lavoro.
Se non ti garantisce la malattia, la maternità, il riposo, non è lavoro.
Se devi farti raccomandare, non è lavoro.
Se ti chiedono da fare qualcosa di illegale, non è lavoro.
Se nessuno distingue quello che fai tu da quello che fa il tuo vicino, non è lavoro.
“Va bene qualsiasi lavoro…..” è servitù.
Chi lavora in servitù gran parte del giorno e della vita, non è libero quando non lavora, quando ama, quando vota.
Elogiare come “santo volontario” un operatore che viene retribuito è un insulto ai volontari veri (che operano totalmente gratis), ma anche all’operatore di cui viene svalutata la professionalità.
Anche gli Stati della Confederazione sudista erano molto accoglienti. Hanno “ospitato” quasi 4 milioni di immigrati africani.
Disoccultare le contraddizioni.
Occuparsi di chi non c’è.
Rievocare il dimenticato.
Frequentare il senso del possibile.
Stimolare l’emersione del sommerso.
Consegnare il non detto alla parola.
Disarticolare pacificamente l’ordine.
Concentrarsi sulla critica e sul no.
Far prevalere il fare sul guardare.
Lavorare sempre sul noi, qui, ora.
1-lavoro gratuito finalizzato a dare potere e danaro a un’organizzazione “benefica” e ai suoi capi
2-lavoro in nero per far guadagnare di più di chi lavora nell’obbligatoriato
3-lavoro a pagamento uguale a tutti gli altri, ma con montagne di retorica
Voglio lanciare un ristorante, aperto 24 ore, che offra ai clienti solo i tavoli, le sedie e i fornelli. Le pareti, le sedie e i tavoli non saranno dipinti, ma tappezzati di pubblicità. Due soli dipendenti: uno per la contabilità e uno per la pubblicità.
I clienti non pagheranno, ma dovranno portarsi da casa alimenti, piatti, pentole e posate, cucinare e pulire. Non è un’idea fantastica? I clienti che diventano lavoratori….(guadagno perpetuo a costo quasi zero).