TABU’ marzo 26, 2020
lunedì, Aprile 4th, 2022L’incesto e l’antropofagìa sono tabù. Perchè la guerra no?
L’incesto e l’antropofagìa sono tabù. Perchè la guerra no?
Se consumi pedopornografia vai in carcere. Ed è giusto.
Se consumi prostituzione è legale, ma non puoi parlarne, pena lo scandalo universale.
Se consumi droghe è legale, e puoi anche vantartene.
Se fai lo scafista sei un mostro.
Se spacci droga sei un poveretto.
Se ti prostituisci sei una vittima.
Siamo passato dal Pantheon, le vie consolari e gli acquedotti che sono lì da 2000 anni, alle strade che si sbriciolano in meno di un lustro. E lo chiamano progresso?
La prova che l’Italia è ormai scivolata nel Terzo Mondo o attraversa una crisi psicotica è data dal dibattito sull’ultimo film di Zalone.
Nessun essere civile e sano di mente si è mai chiesto se Groucho Marx, Charlie Chaplin o Woody Allen sono di sinistra o di destra.
Nessun essere civile e sano di mente si è mai chiesto se Totò, Sordi o Villaggio fossero “politicamete corretti”.
Qualsiasi stronzata dello spettacolo o dell’industria è “mitica”, “icona” o “cult”.
L’ultima parola di verità è stata detta ne “Il secondo tragico Fantozzi” del 1976, sulla “Corazzata Potiomkin”.
Lui fa il benzinaio, ma in discoteca si presenta come un petroliere di ricca e nobile famiglia. E’ un viscido porco ingannatore, che gioca coi sentimenti delle donne.
Lei fa le pulizie negli uffici, ma in discoteca di presenta con parrucca, lenti a contatto colorate, ciglia finte, labbra rigonfiate, seni di plastica. E’ una che si sa valorizzare.
E’ lo slogan di tutti i nuovi regimi che pretendono di essere migliori dei precedenti.
Il cambiamento è evidente, ma non è chiaro se sia un progredire o un regredire.
Non ci basta più la storia di un Bambino, che nasce in una stalla e riceve i re magi. Il Natale cattolico è fuori moda.
Per vivere bene il 25 dicembre onoriamo un vecchio ciccione barbuto, nani vestiti in completini rossi e verdi, alci che volano, pupazzi di neve e luminarie cimiteriali. Anche il presepe è antiquato: ci serve un pino ricoperto di palle colorate.
Nel XX secolo, per non andare in guerra o alla leva, molti si sparavano al piede o bruciavano la cartoline di precetto.
Tutti erano impegnati a non far correre rischi ai soldati, e sognavano il ritorno a casa.
Nel XXI secolo i “guerrieri” sono volontari e viene considerato un insulto chiedere il loro ritorno a casa.