UNITA’ novembre 12, 2018
giovedì, Novembre 19th, 2020Ogni richiamo all’unità, non è che un invito alla sottomissione.
Ogni richiamo all’unità, non è che un invito alla sottomissione.
L’Italia è il Paese che ha combinato il social-comunismo (dove tutto è proibito) col turbo-capitalismo (dove tutto è permesso, se paghi).
Cesare è stato assassinato, per timore di un pericolo dittatoriale. Ne è seguito l’imperatore Augusto.
La Rivoluzione francese è stata fatta per la libertà e la democrazia. Ne è seguito Napoleone.
La Rivoluzione russa è stata fatta per il potere al popolo. Ne è seguito Stalin.
Per la centesima vittima di femminicidio, una fiaccolata invece che un legge seria e forze dell’Ordine sensibili..
Per gli adolescenti vittime della folìa dei “like”, un girotondo invece che progetti giovani e prevenzione primaria.
Per le vittime di disastri tanti “non vi lasceremo soli”, invece che leggi efficaci e interventi veloci.
Per gli immigrati tanti slogan solidali, ma non un alloggio civile e un lavoro regolare.
Per la mafia tanti cortei, ma non leggi che impediscano ai tossicodipendenti di finanziarla.
Tutti piangono per le morti da alta velocità in strada, ma nessuno pensa ad una legge che vieti la circolazione dei motori che superano i 130 km orari. Non esiste una strada in Italia dove sia legale andare oltre i 130 km. orari.
Tutti piangono per le morti da uso del cellulare in strada, ma nessuno pensa ad una legge che obblighi i costruttori a mettere nelle auto dei disturbatori di segnale: chi vuole parlare al telefono, ferma l’auto, parcheggia e scende.
I funerali di Stato si fanno sempre in una Chiesa con l’omelìa di un sacerdote, un vescovo o un cardinale. L’Italia non era uno Stato laico?
Quanti di quelli che ogni giorno marciano contro le mafie le finanziano consumando ogni tipo di droga?
Ludopatìa, alcolismo e tossicodipendenza sono considerate malattie, non vizi. Se sono malattie, perchè il Ministero della Sanità non mette al bando i “virus” del gioco, dell’alcol e della droga?
Osannare l’immigrazione illegale e penalizzare scafisti e passisti è istigazione a delinquere. Delle due l’una: o si penalizzano gli immigrati illegali o si legalizza il lavoro di coloro che li trasportano.
Prima hanno sputato in faccia ai milioni di italiani che sono morti per difendere i confini nazionali, aprendoli a chiunque.
Ora sputano in faccia alle decine di obiettori di coscienza che hanno fatto la galera per aver rifiutato la leva militare obbligatoria.