Archive for the ‘politica’ Category

BUROCRAZIA E LEGILAZIONE (giugno 9, 2010)

giovedì, Luglio 7th, 2016

La burocrazia è il capro espiatorio di una legislazione efferata e demenziale.

La retorica del potere (maggio 30, 2010)

mercoledì, Luglio 6th, 2016

Dici che una categoria professionale è marcia, e ti ricordano che non puoi fare di ogni erba un fascio.
Dici che un tale è un ladro o un inetto, e ti rispondono che è colpa del sistema e non si devono creare capri espiatori.

Realismo e concretezza (maggio 27, 2010)

mercoledì, Luglio 6th, 2016

Sono le parole con cui si maschera l’ideologia del potere. Chi comanda è realista e concreto, gli altri sono utopisti ed astratti.

TANGENTOPOLI ETERNA (maggio 15, 2010)

mercoledì, Luglio 6th, 2016

Non siamo a una nuova tangentopoli….siamo ancora a quella vecchia, che non si è mai interrotta.

BUGIE DELLA POLITICA (maggio 13, 2010)

venerdì, Giugno 24th, 2016

Prima ci hanno detto che bisognava avere l’euro per metterci al riparo da catastrofi monetarie.
Ora ci dicono che dobbiamo versare miliardi per mettere l’euro al riparo da catastrofi.

POTERE E VIOLENZA (maggio 10, 2010)

martedì, Giugno 21st, 2016

La prima repubblica ci ha rubato l’innocenza.
Il terrorismo ci ha rubato la libertà.
La seconda repubblica ci ha rubato la speranza.

POLITICA (aprile 4, 2010)

giovedì, Giugno 9th, 2016

La politica è l’arte di costruire ponti….dove non ci sono fiumi. (origine ignota)

RESPONSABILITA’ (marzo 19, 2010)

lunedì, Aprile 18th, 2016

Un capo, un presidente, un dirigente ha un vice che ruba e non viene sorpreso da lui, ma dal magistrato?
Se è complice, se ne deve andare perchè disonesto. Se è ignaro, se ne deve andare perchè incompetente.

GUERRA1 (gennaio 7, 2010)

giovedì, Marzo 17th, 2016

Quando è in atto una guerra mondiale, la sicurezza non può essere affidata ai body scanner. La sola via per la sicurezza è la fine della guerra.

DECLINO (dicembre 28, 2009)

lunedì, Novembre 9th, 2015

Philippe Saint Marc, nel 1994 ha scritto, riferendosi alla Francia: “Se ci dicessero che la Francia ha soltanto duecentomila disoccupati, un quinto degli odierni delitti di violenza, un terzo dei ricoveri per disturbi psichici, l’assenza quasi totale di droga, diremmo che sarebbe un gran progresso. Questa era la situazione del Paese nel 1960.” E cosa diremmo in Italia?