La SIPS ha da sempre un ruolo di promozione e qualificazione della scienza e della professione psicologica. Fino all'approvazione dell'Albo, la Società svolgeva anche funzioni vicarie che per il futuro spetteranno agli organi previsti dalla Legge: le procedure di ammissione alla comunità degli psicologi e la giurisdizione etica interna, nonchè la tutela della professione verso la società. L'Albo tuttavia non dovrà nè potrà occuparsi delle principli competenze della SIPS, che continuano ad essere cruciali per la nostra giovane disciplina: la promozione e la qualificazione. In via transitoria, alla SIPS spetta il compito di pilotare l'attuazione dell'Albo in una direzione di equità e di difesa degli interessi di tutti gli psicologi. Ciò che è apparso chiaro in questi anni è che da una parte la lobby degli accademici più corporativi e dall'altra la lobby degli psicologi pubblici hanno dato alla SIPS una direzione parziale e limitata. Gli uni facendo della SIPS nient'altro che la camera di compensazione delle cordate accademiche, gli altri spingendo la Società in una direzione para-sindacale. Questo processo di "privatizzazione" della SIPS non è ovviamente imputabile a tutti gli psicologi accademici nè a tutti gli psicologi pubblici, ma a gruppi piccoli quanto organizzati che, specie in questi ultimi sei anni, hanno letteralmente snaturato la Società con metodi pirateschi. Soprattutto a spese della psicologia professionale e di coloro che hanno privilegiato gli interessi collettivi della psicologia agli interessi di parte.
CIO' CHE OCCORRE OGGI ALLA SIPS E' UN CD CHE GOVERNI LA TRANSIZIONE VERSO L'ALBO NEL RISPETTO DI TUTTI I RAMI DELLA PSICOLOGIA ITALIANA E CHE RICONDUCA LA SOCIETA' AI SUOI COMPITI PIU' GENUINI DI PROMOZIONE E QUALIFICAZIONE DELLA PSICOLOGIA COME SCIENZA E COME PROFESSIONE.
Chiedo dunque un voto per il prossimo CD impegnandomi a realizzare quanto detto sopra, difendendo gli interessi generali della SIPS contro le cordate simil-partitiche che hanno banchettato in questi anni riducendo la Società in macerie. Lo strumento principale che mi impegno a difendere è quello della legalità e dell'etica, cioè il rispetto dello Statuto e della equità verso i soci. Gli alleati che ritengo possibili per tale programma sono quegli accademici e quegli psicologi pubblici che, insieme ai professionisti, sono finora rimasti a guardare esterrefatti e scandalizzati, ma non hanno smarrito il senso della comunità scientifica e professionale della psicologia.
Chiedo anche un voto per il prossimo CD a difesa dei soci professionisti "puri", la cui presenza è sempre stata sminuita dalla voracità di quei colleghi che hanno "arrembato" la SIPS. Un nuovo e più forte protagonismo dei professionisti puri, cioè slegati da complicità vetero-accademiche, o da interessi para-sindacali, non potrà che dare alla SIPS una dimensione più realistica e matura nel suo rapporto con la società italiana.
CHIEDO DUNQUE DI VOTARMI A TUTTI I SOCI CHE:
- considerano disgustosa, per qualità politica ed etica, la gestione del CD uscente;
- vogliono combattere le cordate, i gruppi di pressione, i partitini, che usano la SIPS per soli scopi personali o settoriali;
- desiderano ripristinare la legalità e l'etica calpestate dal CD uscente;
- si sentono truffati per i servizi e le pubblicazioni che non ricevono in cambio della quota associativa;
- valutano il Congresso di S.Marino una presa in giro degli associati;
- ritengono giusto abolire il fogliaccio ACTA e ridare dignità e continuità alla defunta rivista PSICOLOGIA ITALIANA;
- auspicano che la transizione verso l'Albo non sia pilotata dagli "amici degli amici" a scapito dei professionisti, delle Scuole di Formazione senza padrini, e dei futuri sviluppi della ricerca psicologica.
PER FARE COSA?
1- DIFENDERE LA LEGALITA' E LA FORMALITA' STATUTARIE
2- CONTROLLARE AFFINCHE' IL CD NON SIA UN COMITATO D'AFFARI O UN PROCURATORE DI CARRIERE, MA RAPPRESENTI TUTTA LA PSICOLOGIA ITALIANA
3- VEGLIARE AFFINCHE' L'ATTUAZIONE DELL'ALBO NON VADA A TUTTO SVANTAGGIO DELLA PSICOLOGIA PROFESSIONALE
4- DIFENDERE TUTTE LE SCUOLE DI PSICOLOGIA, ANCHE QUELLE NON LEGATE AI CARROZZONI DEL POTERE
5- VALORIZZARE LA COMPONENTE DELLA LIBERA PROFESSIONE PSICOLOGICA
6- TUTELARE E PROMUOVERE L'IMMAGINE SOCIALE DELLA PSICOLOGIA
7- SOSTENERE E PROMUOVERE LE NUOVE FRONTIERE OCCUPAZIONALI DELLA PSICOLOGIA NEI SETTORI DELLA SOCIETA' OGGI TRASCURATI
8- FAR RIVIVERE LA GLORIOSA RIVISTA "PSICOLOGIA ITALIANA"
9- FORNIRE CONCRETI SERVIZI DI CONSULENZA ED ORIENTAMENTO A TUTTI I SOCI, MA CON SPECIALE ATTENZIONE PER I SOCI GIOVANI
10- APRIRE COLLOQUI E CONNESSIONI CON TUTTE LE ORGANIZZAZIONI DELLA PSICOLOGIA IN ITALIA, NELLA PROSPETTIVA DI UNA GRANDE FEDERAZIONE
GUIDO CONTESSA è socio della SIPS da oltre 10 anni. Ha partecipato alla fondazione della Sezione Lombardia e della Divisionedi Psicologia di Comunità. E' stato membro del CD nazionale dal 1986 al 1988, ed in quella sede ha difeso le Scuole private di Formazione contro chi voleva ucciderle (perdendo) ed ha promosso le tre nuove Divisioni Scientifico-Professionali (vincendo).
Professionalmente opera come free lance dal 1973 nei settori della formazione, della consulenza e della ricerca applicate al settore sociale. E' membro del CD dell'ARIPS di Brescia e redattore del giornale NOI PSICOLOGIA OGGI. E' autore di oltre 170 pubblicazioni.