SIPS: LE SCUOLE HANNO PERSO IL PRIMO ROUND*  

Abbiamo perso il primo round. Nell’Assemblea di Roma, che doveva decidere su la prosecuzione del Directory, una proposta di slittamento è prevalsa: se ne riparlerà prossimamente.
È evidente che molti sperano che questa dilatazione ci farà arrivare al Congresso di Venezia con un nulla di fatto. Dopo Venezia il CD in carica decadrà e questi sperano che il nuovo CD, magari controllato da loro, farà morire tutto.
Abbiamo perso il primo round, ma almeno ora sappiamo chi sono costoro. Ora sappiamo chi è indifferente di fronte ad una spaccatura nella SIPs; ora sappiamo chi è che non si ferma nemmeno davanti alla diffamazione; chi sa sfoderare la massima aggressività quando i suoi privilegi di posizione vengono minacciati.
In una lettera spedita alle decine di Scuole che hanno cooperato al lavoro sulla qualità della Formazione, avevo identificato un fronte “vetero-accademico e vetero-Scolastico”. Mi ero sbagliato. I galantuomini come Mescheri o Cesa-Bianchi o Ancona stanno ai Bertini, agli Sprini, o ai Lombardo come i giganti stanno ai  nani. Il fronte che si oppone alle Scuole private di Formazione si fonda su un asse accademico Roma Palermo, limitando però ai “baroncini” meno qualificati o a certi vecchi squali, buoni per tutte le battaglie. Inoltre questo fronte raccoglie molti peones della psicoterapia, che cercano alternativamente di assimilarsi alle più nobili Scuole o di bloccare ogni iniziativa regolamentativa, che facilmente li vedrebbe esclusi. Tipico di questi è LoVerso, Delegato uscente della Divisione di Psicologia Clinica. Egli, parlando a nome di un’area (gli psicologi clinici della SIPs), che si è sempre ben guardato dal consultare, è l’ispiratore della doppia linea.
In un documento di circa 2 anni fa a circolazione riservata, LoVerso proponeva le seguenti Società, come quelle che potevano rispondere ai criteri di serietà: la SPI (freudiani), la AIPA e l’IAPA (junghiani), la SIPI (adleriani), la Scuola Reichiana di Napoli, la SITCC, le 3 Società di terapia familiare, la Soc. di Sessuologia Clinica, ed infine UDITE, UDITE! le Scuole della COIRAG di cui LoVerso è membro. La lettera chiedeva ai destinatari “massima riservatezza” fino alla stesura finale. Dopo di che “potremo aprire il dibattito”. Vedi caso, LoVerso invita i lettori a spedire osservazioni a E. Calvi, sì, proprio lo stesso che ha fatto scempio  di ogni legalità a Roma.
L’operazione LoVerso è stata fermata dai nuovi equilibri trovati nel CD nazionale col mio ingresso. Era naturale che l’operazione “trasparenza e partecipazione” avviata con le Conferenze delle Scuole, trovasse l’opposizione di tipi come LoVerso, Calvi, Bertini, assai più amanti delle “manovre” che delle battaglie in campo aperto.
Dopo un anno e mezzo di lavoro del CD nazionale, del Comitato Formazione Permanente (Spaltro, Piemonte, Della Corte, Dominici), di circa 150 Scuole che hanno partecipato a 3 Conferenze Nazionali, ora la “lobby” guidata da LoVerso, e sostenuta da Bertini, fa girare un documento nel quale si conclude che sarebbe opportuno “avviare” un censimento di tutte le scuole italiane. Il lavoro di un anno e mezzo viene azzerato, nella speranza che tutto resto come ora: cioè che la formazione post-lauream si mantenga nella “massima riservatezza” e nel giro degli “amici degli amici”.
E per difendere questa speranza Lombardo e Sprini non si fermano nemmeno di fronte alla diffamazione personale; Calvi non esista ad usare metodi “inauditi” per manipolare un’Assemblea Bertini non si vergogna di apparire come un “re travicello”.
La lobby venuta allo scoperto ha chiesto ed ottenuto da una maggioranza dell’Assemblea, che si votasse una mozione giuridicamente mostruosa: cioè che, qualsiasi sarà il tipo di Riforma Statutaria che i Soci SIPs voteranno, i membri dell’attuale CD  non possano ricandidarsi. La motivazione con cui è stata fatta questa  mozione è la ricerca di una “nuova fiducia”. Anche se a me pare si tratti di una assicurazione contro la eventualità che si realizzi il Directory delle Scuole, condivido l’idea che il patto associativo che lega i soci  SIPs trovi una nuova fiducia. Per questo nei prossimi mesi lavorerò per la regolarizzazione di tutte le situazioni anti-statutarie che sono state finora tollerate e coperte dal Presidente Bertini. Chiederemo che, così come non possono essere rieletti i Consiglieri Nazionali, vengano fatti decadere o non vengano rieletti i Consiglieri Sezionali e Divisionali che si tengono la loro sedia da 2 o 3 mandati. Chiederemo  la decadenza automatica di quei Direttivi che si auto-prorogano per mesi. Chiederemo che decadano i detentori di doppie o triple cariche , ed i Consiglieri eletti senza essere soci o essendo morosi. Chiederemo che siano puniti quei Delegati delle Divisioni che, a detta del Collegio dei Sindaci, tengono una contabilità talmente approssimativa da sembrare sospetta.
Abbiamo dunque perso il primo round, ma non è finita. I prossimi appuntamenti che vedranno presenti tutti coloro che sono veramente interessati ad una SIPs  e ad una psicologia italiana trasparente e moderna, sono:

  • la Assemblea straordinaria sulla Qualità della Formazione;
  • gli incontri per l’istituzione di una Divisione Insegnamento di Psicologia;
  • la Assemblea di Venezia;
  • la battaglia per il ripristino della legalità statutaria nelle Sezioni e nelle Divisioni.

Sono certo che i prossimo rounds li vinceremo perché le Scuole , gli psicologi professionali, gli accademici seri, non possono voler consegnare la psicologia italiana nelle mani di lobbies segrete e interessare a gestire la comunità psicologica con manovre da Basso Impero.

*Estratto da NOI PSICOLOGIA, n.17, genn-apr. 1987, pag. 3