Sono molti gli irenici ottimisti che credono che il cambiamento
sociale e politico avviene per gradi, a piccoli passi, attraverso
pacifiche riforme. Molti storici, psicologi, fisici e matematici
hanno da tempo dimostrato il contrario. Il cambiamento avviene per
rotture conflittuali e dolorose. Lo sanno bene anche coloro che
soffrono di dipendenze, che solo con sofferenza e rivoluzionando
la loro vita possono sperare di liberarsi.
Kurt Lewin
Il modello di Lewin per la gestione del cambiamento è uno dei più
semplici. Il modello comprende tre fasi, denominate "unfreeze,
change, refreeze".
Unfreeze: In questa fase è necessario ridurre le forze che
si oppongono al cambiamento e vogliono mantenere lo status quo.
Change: Questa è la fase in cui sono sviluppati i nuovi comportamenti
e le nuove attitudini. È anche la fase in cui i risultati di uno
o più progetti sono adottati e i risultati finali raggiunti.
Refreeze: I benefici possono essere realizzati nel lungo
termine soltanto se i cambiamenti entrano a far parte dell’organizzazione
e diventano il modo normale di operare..
Renèe Thom, Ilya Prigogine e Paul Watzlawick
R.Thom ha suggerito che il cambiamento avviene per catastrofe, cioè
all'improvviso e in modo inprevedibile. Esempi significativi di
cambiamenti improvvisi causati da piccole alterazioni nei parametri
del sistema sono le transizioni di fase, i movimenti tellurici,
i cedimenti strutturali, i crolli dei mercati finanziari.
Un sistema tende a rimanere in equilibrio se non c'è nessun
agente disequilibrante, e nel caso ci sia, il sistema perturbato
poi evolverà di nuovo spontaneamente verso lo stato di equilibrio.
Mentre il sistema assume sempre di più uno stato caotico,
arriva un momento in cui raggiunge quello che Prigogine denomina
il punto di biforcazione. Come indica il nome, è
un punto dove il sistema può evolvere verso una tra due possibilità:
o ritorna allo stato di equilibrio originale, così come prevede
la termodinamica classica, oppure abbandona il caos, incomincia
ad auto-ordinarsi o auto-organizzarsi fino a costituire una nuova
struttura, denominata struttura dissipativa, poiché
consuma una quantità maggiore di energia rispetto allo stato
di organizzazione anteriore che ha· sostituito. Si ha una
biforcazione quando una piccola variazione dei valori dei parametri
(i parametri di biforcazione) causa un cambiamento 'qualitativo'
o topologico del sistema, ovvero un cambiamento del numero di punti
di equilibrio o della loro natura. Tali cambiamenti possono anche
portare ad una catastrofe. I valori per cui si hanno modifiche qualitative
al sistema sono detti ' valori critici '.
P.Watzlawick scrive: Una persona che ha un incubo può
fare molte cose neI suo sogno: correre, nascondersi, lottare, strillare,
saltare da un dirupo, ecc., ma nessun cambiamento da uno qualunque
di tali comportamenti a un altro porrebbe mai fine allincubo....D'ora
in poi ci riferiremo a questo tipo di cambiamento come al cambiamento1.
L unico modo di uscir fuori da un sogno implica il cambiamento
dal sognare allesser desti. Lesser desti, evidentemente,
non fa parte del sogno, ma é uncambiamento a uno stato completamente
diverso. Dora innanzi Ci riferiremo a questo tipo di cambiamen
to come al cambiamento2(Change,p.27).
Il cambiamento è un salto, un passaggio di stato dal sonno
alla veglia, da un equilibrio ad un altro.
"Natura non facit saltus", societas facit
La locuzione latina "natura non facit saltus", significa
che la natura non fa salti. E' stata usata da Leibniz, che negava
l'esistenza degli atomi, cioè di quantità discrete
indivisibili. Anche se nemmeno oggi crediamo all'indivisibilità
dell'atomo, possiano affermare che la natura "facit saltus"
perchè nel microcosmo atomico esiste il vuoto. Ma a maggior
ragione possiamo affermare che "societas facit saltus"
da una confugurazione ad un'altra. Possono aiutarci alcuni esempi
storici.
La repubblica romana durava da secoli, e Cesare venne ammazzato
perchè in odore di dittatura. Seguirono anni di sanguinose
guerre civili, e il risultato fu l'impero.
L'impero dura 4 secoli, poi cominciano 10 secoli si invasioni, guerre,
tragedie, e infine arriva il Rinascimento.
La rivoluzione francese butta all'aria il vecchio regime, decapitando
mezza nobiltà e il risultato è l'imperatore Napoleone.
Costui provoca 4-5 milioni di morti, e il risultato è la
restaurazione del vecchio regime.
Ci vuole la "rivoluzione industriale" non la riforma industriale,
per arrivare alla modernità.
Le attuali democrazie sono flglie di due guerre mondiali, con decine
di milioni di morti
Conclusione
Il cambiamento vero è solo rivoluzionario, mai riformista.
E' catastrofico, non graduale. Ed è solo ad alto costo, mai
indolore.
|