ORGANIZZAZIONE INTERNA DEGLI ANIMATORI
appunti a cura di Guido Contessa*

A prescindere dalla forma istituzionale che scelgono, gli animatori devono organizzarsi internamente come ogni organizzazione che produce servizi.
Un'organizzazione per funzionare deve darsi: ruoli, regole, sanzioni e meccanismi di evoluzione e verifica permanente.
Poiché parliamo di un'organizzazione di servizi è indispensabile salvaguardare per gli animatori un doppio ruolo: di operatori socioculturali sul campo e di ricercatori. Senza questo accorgimento gli animatori finiscono per affogare nel mare della pratica e del quotidiano. Per salvaguardare questa qualità occorre prevedere nell'organizzazione regole e tempi per la ricerca e la formazione permanente.
Anzitutto occorre un'organizzazione rivolta all'esterno:
- funzione marketing (serve a capire dove va il mercato, cosa richiede l'utenza, quali settori si espandono, ecc);
- funzione rappresentanza (serve a tenere i contatti con i committenti, con i mass-media, con i potenziali clienti, ecc);
- funzione culturale (serve per divulgare l'immagine e a favorire la formazione permanente: pubblicazioni, convegni, ecc).
L'organizzazione dell'interno deve prevedere:
- funzione prodotto (serve a preparare i programmi, le attività, ecc. da "vendere");
- funzione ricerca (serve a fornire di conoscenze gli animatori che progettano il prodotto, a verificare gli interventi ed a sviluppare la formazione permanente);
- funzione sviluppo (serve a fornire informazioni ai laboratori, preparare piani di formazione, bibliografie, contatti con altri enti).
L'organizzazione interna deve distinguere l'area politica e l'area operativa.
Sul piano politico, gli organi statutari (presidente, consiglio direttivo, assemblea) prendono le decisioni di fondo, gli orientamenti generali, si occupano di questioni di vasta portata e di tempi lunghi.
A fianco di questi devono essere varati organismi snelli operativi che realizzino le varie funzioni. Questi non devono avere più di tre operatori.
Ciascuna funzione deve essere assegnata a 1, 2, 3 operatori che ne siano responsabili verso il direttivo ed il presidente. Essi hanno responsabilità permanenti e gestionali. Ciò non toglie che il progetto esecutivo sia poi affidato ad uno staff che è responsabile delle parti realizzative.
Due problemi sono fondamentali: l'acquisizione di committenti plurimi e le procedure di assegnazione degli incarichi di lavoro. Occorre prevedere precisi, oggettivi e pubblici meccanismi di premi e punizioni. Le funzioni essenziali suelencate possono essere accorpate o scorporate: l'importante è che l'organizzazione ne preveda l'esistenza ed il funzionamento.
Gli incarichi organizzativi interni devono anche prevedere funzioni burocratiche:
- contabilità e bilancio
- segreteria (lettere, archivio, stampa, ecc)
- indirizzario aggiornato
- abbonamenti e convegnistica.
Gli incarichi operativi possono essere affidati seguendo diverse categorie:
-
per prodotto (interventi urbani, ateliers, formazione, ecc.)
- per area (vacanze, città, anziani, bambini, handicappati, ecc.)
- per aree geografiche (circoscrizioni, provincia, regione, ecc.)
- per specializzazioni tecniche (drammatizzazione, animazione gruppi, feste, audiovisivi, ecc.).
Più efficace è preparare una struttura matriciale con tutte queste categorie, inserendo nelle caselle i nomi degli operatori preposti.

*Estratto da QUADERNI DI ANIMAZIONE SOCIALE- ANIMARE LA CITTA’, ISAMEPS, Milano, 1982, pag.277-278