Ottobre 2002 |
Rassegna dei Berlusconi del Sociale
(23/10/2002) Tra i ‘pesci piccoli’ che nel 96’ vennero messi a
gestire gli sportelli informativi per i giovani, c’era anche la Comunità
di Capodarco. La Comunità di Capodarco, è un movimento fondato negli
anni 60 a Fermo, nelle Marche, che raccoglie vari centri e gruppi
sparsi un po’ in Italia, che però sono autonomi tra di loro. Quella
di Roma, ha avuto come presidente Augusto Battaglia (dimessosi nel
2000 lasciando tale carica a sua moglie), da due legislature deputato
DS (e precedentemente consigliere comunale del PCI-PDS), e come "direttore
didattico" Matteo Amati, altro esponente PCI-PDS. A Roma, questa organizzazione, non era, per dimensioni
e budget finanziario, troppo rilevante, e si occupava principalmente
di portatori di handicap. Nell’estate del 1997 Matteo Amati diviene
Assessore Regionale ai servizi sociali. Amati, che nella precedente
legislatura regionale era subentrato come primo dei non eletti, nella
consultazione elettorale del 95 guadagna il secondo posto dello schieramento
del PCI-PDS a Roma Città, raccogliendo complessivamente un numero
di preferenze piuttosto sorprendente. Il partito gli concede, però,
il posto d’assessore dopo un anno, solo in seguito ad un riesame dei
voti di preferenza che esclude una sua collega dalla carica . Secondo i dati (sicuramente parziali) che siamo riusciti
a reperire, la comunità di Capodarco realizza, nell’arco degli anni
1998-2001, 29 progetti e vari corsi di formazione per un valore complessivo
di 11 miliardi 609 milioni, tra cui 5 miliardi 874 milioni erogati
dal Comune di Roma, 2 miliardi 797 milioni dalla Regione Lazio e 393
milioni dal Dipartimenti per gli Affari Sociali. Non siamo a conoscenza dell’ente erogatore dei rimanenti
2 miliardi 545 Milioni. L’associazione ‘Noi ragazzi del Mondo’, promossa
dallo stesso sodalizio, raccoglie ben 1 miliardo 700 Milioni per un
singolo progetto finanziato dal Comune di Roma. Disponiamo di dati più completi per il solo anno 1998:
il bilancio complessivo delle entrate della Comunità di Capodarco
è di 12 miliardi 298 milioni. 4 miliardi 700 milioni provengono dalle
Asl, 2 miliardi 409 milioni dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio
per la realizzazione di alcuni progetti, infine 3 miliardi e 105 milioni
sono il finanziamento per alcuni corsi di formazione. La cooperativa Capodarco, fondata su iniziativa della
Comunità di Capodarco, realizza vari progetti per conto del Comune
di Roma, della Regione Lazio e del Dipartimento degli Affari sociali,
di cui non siamo a conoscenza, però, dell’importo. La cooperativa
dichiara un fatturato di 3 Miliardi. Il Coin, consorzio di cooperative integrate, di cui
la coop. Capodarco è socio-fondatore, dichiara un fatturato di 20
Miliardi. Ha ricevuto affidamenti dal Dipartimento per gli Affari
Sociali, dal Ministero del Lavoro, dalla Regione Lazio e dal Comune
di Roma nel triennio 1998-2001. Non abbiamo trovato l’importo complessivo
dei finanziamenti pubblici. La Capodarco si mostra, inoltre, particolarmente attiva
nel creare nuove imprese e consorzi. Nel 1997 viene registrata nell’albo regionale delle
cooperative di tipo B la coop Capodarco, a sua volta, promotore e
socio fondatore del Consorzio COIN, di cui dichiara di far stabilmente
parte dal 1988. Nel registro delle imprese della Camera di Commercio
del Lazio, l’attività del Co.In., Consorzio Cooperative Integrate
(forma giuridica: consorzio), iscritta nel 1988, risulta, invece,
cessata. Nel 1996 si registra, sempre presso la Camera di Commercio,
il Consorzio Sociale Coin (forma giuridica: società cooperativa a
responsabilità limitata), che risulta tuttora attivo. In data 18 maggio 2001 il quotidiano ‘Il Tempo’ pubblica
un articolo secondo il quale una rappresentanza della comunità di
Capodarco avrebbe presidiato la sede del Subcommissariato della Capitale
per sollecitare l’assegnazione di alcuni locali di proprietà comunale
siti in via Paolo Renzi e in via Milano. L’ex assessore regionale
diessino ai servizi sociali, Matteo Amati, avrebbe spiegato in una
nota stampa che i locali interessati non erano stati assegnati, creando
difficoltà alla Comunità di Capodarco. Successivamente, il Coin, che dichiara il ‘modesto’
fatturato di 20 miliardi di Lire, si vede assegnare una sede dal Comune
di Roma, in via Milano 4/6/8, dove è stato aperto un negozio di prodotti
biologici della linea Consortium. In un’intervista pubblicata il 12 Dicembre 2001 su
‘Il Manifesto’, Matteo Amati, dichiara di essere l’ideatore di Consortium,
il progetto realizzato dal Coin. Il che, forse, chiarisce la solerzia
del Comune nell’adempiere alla richiesta dei locali. Tra le 49 cooperative associate al Coin segnaliamo:
Agricoltura Capodarco, Capodarco Elettronica, coop. Capodarco, coop.
Tandem, Consorzio per l’impresa Sociale, Agricoltura Nuova. Il consorzio Coin partecipa in Insieme per Cinecittà
Srl, Agenzia Ninfea Sas, Geie Consortium, Consorzio MUS.A., Residence
S. Mar ed è, a sua volta, socio del Consorzio DROM, un consorzio che
ha la sede legale a Napoli (via g. Porzio 4, G/8), e la sede operativa
a Roma (a via E. Giglioli 54/A, allo stesso indirizzo del Coin) Il bilancio dell’esercizio dal 1/01/2000 al 31/12/2000
del Coin, depositato presso la Camera di Commercio del Lazio, indica
come valore complessivo della produzione la somma di 5.160.562.878.
Tra le uscite, sotto la voce ‘materie prime, sussidiarie di consumo
è di merci’, risultano 4.069.882.977, che rappresentano il 79% del
valore della produzione. Una percentuale alquanto strana, considerando
le attività del consorzio, che, come dichiara sul suo sito internet
(www.coinsociale.it): ‘[…] nello specifico il COIN svolge funzioni
e attività di ricerca e di agenzia per la promozione e sviluppo dell'impresa
sociale, organizzando e gestendo progetti e iniziative nelle aree
della comunicazione, dell'occupazione, del turismo, dell'ambiente
e dei servizi di utilità sociale.’ Annotiamo, a questo punto, che tra i committenti principali
della cooperativa Capodarco, risulta il consorzio Coin. Tornando al consorzio in questione, il Coin, segnaliamo
un’altra ‘curiosità’ del bilancio: tra i costi per il personale figurano
solo 807.735 Lire. Infatti, per la gestione di un corso di formazione,
organizzato dal Coin nel 2002, il consorzio si avvale del personale
di segreteria della coop Tandem, situata nella sede legale della coop
Capodarco (via di Torricola, 87). Come abbiamo potuto osservare, nonostante l’indubbio
successo finanziario del sistema piuttosto intricato che ruota intorno
a Capodarco, ben 4 sedi in cui esercita le sue attività sono di proprietà
del Comune di Roma, due delle quali occupate senza alcuna regolare
procedura d’assegnazione. Va precisato che a Roma, esiste una deliberazione
comunale che regola l’assegnazione di sedi a enti d’utilità sociale
e che non include le cooperative tra i possibili beneficiari. Sono
decine le associazioni di volontariato che attendono da anni le assegnazioni,
ma, a quanto pare nessuna di loro ha avuto un ex assessore diessino
che ha difeso la loro causa con successo. |