La coppia sono sei
Ogni donna ha bisogno di un partner che le offra protezione, sicurezza,
autorità: un partner che le sia anche padre. Ogni donna ha bisogno
di un partner che le offra l'opportunità di aiutare, sostenere, accudire:
qualcuno che le sia figlio. Ogni donna ha bisogno di un partner che
sia suo complice, giochi, faccia esperienze ed esplori il mondo, trasgredisca
e lotti con lei. Un partner che le sia fratello, sorella, amico e
compagno d'avventure.
Ogni uomo ha bisogno di una partner che gli offra fragilità, insicurezza,
dedizione: una partner che gli sia anche figlia. Ogni uomo ha bisogno
di qualcuno che gli offra aiuto, sostegno, accudimento: una donna
che sia anche madre. Ogni uomo ha bisogno di qualcuno che gli sia
complice, giochi, faccia esperienze ed esplori il mondo, trasgredisca
e lotti con lui. Una donna che gli sia fratello, sorella, amica e
compagno d'avventure.
Quando queste sei persone si incontrano dentro il corpo di due sole,
la coppia è perfetta.
Emozioni e paralisi
Il sentimento più diffuso oggi, di fronte alle emozioni, è la paralisi.
Un'orrore pietrificante assale chi è messo di fronte all'emozione
e sembra impedire ogni reazione. Insieme alla paralisi sono frequenti
la fuga, la sottrazione, l'evitamento. Date una notizia choc - emotivamente
coinvolgente- ai Vostri amici e difficilmente li vedrete reagire in
qualche modo: con la compassione, con l'ira, o con una proposta di
condivisione. Dapprima vi avvolgerà il silenzio e poi l'oblìo segnato
da una sfumatura di sgradevolezza, perchè la Vostra stessa presenza
porta il ricordo di un'emozione insostenibile. Come va? Bene.....è
la sola risposta accettata socialmente oggi. Nessuno che Vi chiede
come va vuole davvero sapere della vostra vita. Perche' la vostra
vita non ha particolari significati per i più, se non quelli meramente
commerciali. Se avete una sola persona accanto che sa ancora affrontare
un'emozione con un qualche sentimento sincero -anche l'odio-, non
perdetela.......è una rarità!
Noi non siamo quello che dite
Lettera della "gente" ai lacchè delle ideologie.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che
vorreste che fossimo.
Noi siamo quelli che non hanno mai fatto e visto, dalla nascita, una
sola lotta concreta per combattere l'ingiustizia.
E siamo i figli dei quarantenni che a loro volta , nella vita non
hanno mai visto una sola lotta per combattere alcunché.
Noi siamo quelli che vivono di calcio e televisione, di jeans firmati
e villaggi-vacanze.
Noi siamo quelli che non hanno mai provato né la fame né la paura.
Noi siamo quelli che non hanno mai subìto alcun sopruso, ma semmai
l'hanno accettato in cambio del campionato domenicale, le risate in
tv e qualche canna fumata senza scandali.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che vorreste
che fossimo.
Noi siamo quelli che ignorano l'eroismo e partecipano a qualche corteo
solo se non si fa nel weekend.
Noi siamo quelli che si possono infiammare per qualche marocchino,
ma non baratterebbero mai i pranzi della mamma con qualcosa di diverso.
Noi siamo quelli che applaudono ai bombardamenti su Belgrado, e dicono
di odiare gli americani; parlano più inglese che italiano, e partecipano
alle marce per la difesa delle osterìe. Noi siamo quelli della solidarietà
verso tutti, fuorché verso i familiari, gli amici ed i vicini di casa.
Noi siamo quella che difendono la società multietnica, purché jugoslavi,
senegalesi ed afgani stiano a casa loro.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che
vorreste che fossimo.
Noi veniamo da lontano, ma non da dove dite voi.
Eravamo in cantina, alle riunioni marxiste-leniniste (ala di minoranza),
e pochi anni dopo stavamo ai tavoli lustri degli Assessorati e dei
Ministeri.
Eravamo alle marce per le radio libere e contro la tv democristiana,
ma siamo anche gli abbonati fedeli della "mafia" RAI contro i signori
delle emittenti private.
Eravamo tutti alle manifestazioni sportive del sabato fascista ed
abbiamo guardato con sospetto i sette professori universitari che
hanno rifiutato di firmare fedeltà al fascismo, o Toscanini che si
rifiutava di suonare l'inno nazionale alla inaugurazione della Scala.
Eravamo alle marce antimilitariste, ma siamo orgogliosi oggi che le
nostre sorelle possano guidare i cacciabombardieri.
Eravamo quelli che chiamavano con disprezzo "firmaioli" i volontari
dell'esercito, e oggi siamo quelli che fremono per i messaggi dei
volontari della "pace" alle fidanzate. Poi nel luglio del 1945 ci
siamo svegliati tutti liberali, cattolici e comunisti.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che
vorreste che fossimo.
Eravamo noi quelli che insultavano il collateralismo delle ACLI, ed
eravamo sempre noi quelli che si stupivano se la CGIL si muoveva fuori
dalla linea del Partito.
Noi veniamo da lontano, ma non da dove dite Voi.
Eravamo a guardare in pazza, mentre bruciavano Giordano Bruno.
Eravamo felici al seguito dei capitani conquistadores, che ci hanno
offerto la modernità, anche se a costo di qualche eccidio di massa.
Eravamo quelli che sostenevano Stalin e Pol Pot e ieri ci siamo battuti
per dare il Comune di Napoli alla Jervolino.
Eravamo noi quelli che marciavano coi Comuni contro le Signorie, il
Papato e l'Impero, ed eravamo ancora gli stessi a chiedere che i Comuni
gradualmente creassero i ghetti per gli ebrei; e sempre noi abbiamo
aiutato la Chiesa a diventare la prima e più forte multinazionale
della Storia.
Eravamo noi i ragazzi di borgata che hanno maciullato Pasolini, ed
ancora noi quelli che sono passati sui cadaveri dei colleghi di lavoro
in cambio di una promozione.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che
vorreste che fossimo.
Siamo sempre noi quelli che dietro gli sportelli delle poste trattano
come insetti i cittadini in coda; i notai, i contabili, i burocrati
che parassitano il mondo; gli impiegati comunali che passano il tempo
a fare la schedina; gli insegnanti che mettono gli allievi sotto lo
zerbino; gli infermieri che staccano i campanelli dei malati per non
essere seccati; gli operatori della case di riposo che trattano gli
anziani come cose; gli assistenti dei disabili e dei malati di mente
che li trattano peggio delle piante.
Noi siamo quelli che per decenni hanno accusato la politica delle
elemosine al Terzo Mondo, e siamo quelli che da 30 anni plaudono alle
elemosine a pioggia del Welfare State.
Noi siamo i nordici che rifiutavano le camere ai terroni negli anni
Cinquanta e Sessanta; e siamo sempre noi, nordisti e sudisti, che
oggi guardiamo con fastidio le pelli nere e gialle che ci invadono
il territorio. Siamo sempre noi, da secoli: non fingete di non saperlo.
Noi non siamo quello che dite. Noi siamo diversi da quelli che
vorreste che fossimo.
Stato fascista
Una donna che vive in una capanna con 6 figli, viene accusata di maltrattamento
e incuria perché la casa non ha luce elettrica. Un uomo con 6 mogli
e 50 figli, tutti consenzienti e felici viene processato per poligamia.
Sono due esempi dell'invadenza dello Stato nella vita privata degli
individui. La monogamia e l'appartenenza alla classe piccolo borghese
non sono più scelte ma obblighi di Stato, sanzionati da leggi e punizioni,
decise da una maggiornaza totalitaria.Che non a caso regola la sua
vita con un Codice Penale ed una Scuola la cui architettura è ancora
quella di Rocco e Gentile.
Chi avesse ancora dubbi sulla dannosità dell'Ordine
degli psicologi si legga questa chicca
"Delibera del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi
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Il CNO (seduta del 23 marzo 2002) Visto l'art. 28, comma 6 lettera
d) della L. 56/89
Vista la legge comunitaria 2001/31 CEE sul commercio elettronico
Ritenuto che le pratiche di consulenza psicodiagnostica e psicoterapeutica
via internet non sono conformi ai principi espressi negli artt. 6,7
e 11 del vigente codice deontologico DELIBERA di ritenere l'esercizio
di tali attività sanzionabili ai sensi degli artt. 26 e 27 della legge
56/89......"
Tribù
Trovo ipocrita il fatto che degli italiani si preoccupino delle tribu'
amazzoniche soffocate dalla civiltà occidentale quando, mentre quelle
hanno ancora a loro disposizione l'Amazzonia (in gran parte) per vivere
come pare loro giusto, molte tribu' italiche sono private anche dei
3 mq di orticello sul balcone.
Quando la smetteremo di preoccuparci dei Curdi, dei messicani del
Chiapas, delle donne afghane che malgrado tutto godono di molto maggiori
libertà (e dunque benessere, perchè il benessere è lo stare bene,
non lo stare "a soldi") di noi "civili" occidentali ? Magari per accorgerci
di stare vivendo nel regime piu' totalitario, repressivo, pervasivo,
invandente e soffocante della Storia umana ? L'insieme dei dirittti
di cui godono gli uomini e le donne di Occidente è minore di quello
che esisteva al tempo dei Faraoni e non abbiamo nè la natura amazzonica,
nè i panorami di Rio o di Bombay, nè la libertà dei messicani - sì
anche del Chiapas- di vivere dipingendo stoffe......per consolarci.
Qualsiasi brasiliano, africano, sudamericano che non sia ancora stato
contagiato dalla cosiddetta cultura d'Occidente (basata sugli avanzi
di magazzino) non puo' che compiangerci e prima o poi partiranno dal
vecchio Terzo Mondo campagne a difesa e sostegno della casalinga di
Voghera, del fruttivendolo di Cologno e dell'operaio di Ragusa.
Ritorno agli anni di ferro: i Cinquanta
Il clima nazionale è esattamente quello degli Anni di Ferro (l'esplosione
della metalmeccanica): i funebri Cinquanta. Un regime totalmente autoritario
(come quello fascista), ma affumicato dall'incenso delle prediche
sulla Resistenza (allora) e sulla Europa democratica (oggi). La Presidenza
della Repubblica, oggi come allora, è in mano alla Banca d'Italia
(oggi con molto meno stile, purtroppo). Ovunque è un pullulare di
marce militari, parate e inni nazionali, film di carabinieri, commissari,
appuntati. Fra una parata e l'altra c'è la nomina di qualche santo,
una fiction su Padre Pio o papa Giovanni. Cosa manca? I tagli dei
nastri: non si inaugura più niente da vent'anni!
Chiasmo interrogativo
Lo smarrimeno del senso provoca il senso di smarrimento?
Ancora sui Cinquanta
Altro sintomo vistoso del revival Anni Cinquanta: le miss. Madri che
trascinano le proprie "bellissime" ai concorsi più derelitti; padri
che applaudono davanti ai culi nudi delle figlie in passerella; fidanzati
che accompagnano l'amata cercando di influenzare le giurie compose
da variopinte figure di ruderi dello show business. E ovunque fasce
da miss, corone da reginette, mazzi di fiori da wandissima.
Tesi
contro la imminente guerra in Iraq
- Va ancora dimostrato che Bin Laden sia colpevole e che sia
lunico colpevole.
Malgrado la gravissima sciagura dell11 settembre non si può
dire che i Servizi americani abbiano avuto successo nel trovare
i colpevoli. Nessun processo è ancora stato fatto.La colpevolezza
di Bin Laden è più un atto di fede verso il governo Usa che una
convinzione basata su prove. La cosa è ancora più grave per quanto
riguarda i fiancheggiatori. Un commando si prepara ed agisce sul
suolo americano, e ci si vuole fa credere che non cè stato
nessuna copertura? Come minimo avremmo dovuto assistere alla decapitazione
di tutti gli organismi di spionaggio e polizia. E che fine ha fatto
la sbandierata pulizia presso le banche che era stata minacciata?
- Va ancora dimostrato che Saddam sia complice di Bin Laden e
sia lunico complice.
Linizio della battaglia mediatica contro Saddam è stato basato
sul fatto che lIraq fosse il primo sponsor e fiancheggiatore
di Bin Laden. Anche su questo tema non è mai arrivata una prova.
Forse per questo è arrivata la tesi della dittatura e della minaccia
delle armi di distruzione di massa. Tutti questi temi
trascurano il fatto che fino a pochi anni fa Saddam era finanziato
dagli usa per la guerra contro lIran, esattamente come Bin
Laden lo era per la guerra contro i sovietici. I primi e più colpevoli
complici di Bin laden e Saddam Hussein, ammesso che siano colpevoli
di qualcosa, sono gli Usa.
- Va ancora dimostrato che Saddam disponga di armi di sterminio
di massa.
Il fatto che lIraq disponga di armi chimiche e atomiche è
piuttosto controverso. Anche qui non ci sono prove. Gli inviati
dellOnu non hanno mai trovato niente, ma soprattutto, durante
la guerra del Golfo gli Usa non hanno trovato o bombardato gli
eventuali depositi. Non è pensabile che queste armi catastrofiche
siano state messe a punto in questi dieci anni di embargo. Se cerano,
perché gli Usa, straripati in Iraq non provveduto a suo tempo?
- Su cosa si basa laffermazione che Saddam non abbia diritto
di avere armi di sterminio di massa.
Ammettiamo, per puro spirito dialettico, che lIraq disponga
di queste armi. E allora? Gli arsenali degli Usa e dei loro alleati,
nonché di almeno altri 5/6 Stati fra cui Russia, Cina, Korea, Pakistan,
ecc., sono pieni di armi nucleari e biologiche. Non solo, ma nella
storia, gli Usa sono lunico paese al mondo che finora ha usato
la bomba atomica e ogni tipo di arma biologica (il famigerato agente
Orange sta ancora facendo danni al Vietnam). Sarebbe ragionevole
una politica planetaria per la proibizione di tutte le armi nucleari
e biologiche, ma come si può sostenere il diritto al possesso ed
alluso di queste armi solo ad alcuni Stati e non ad altri?
- Quale diritto hanno gli Usa di proclamare la necessità della
caduta di Saddam e di sperimentarne tentativi?
Da sempre le grandi potenze hanno cercato di destabilizzare governi
ed abbattere capi di Stato non graditi. Il Cile di Allende è il
caso più noto, ma non sono pochi gli indizi di interventi destabilizzanti
degli Usa anche in Italia. Tuttavia in nessun caso ciò veniva dichiarato
a mezzo stampa, ma coperto col pudore che assegna un certo rispetto
ai Governi, ancorché non alleati od ostili. Nel caso dellIraq
sono noti i tentativi Usa di assassinio, colpo di Stato e destabilizzazione,
anche perché non passa giorno senza che venga dichiarata una volontà
in questa direzione. Via via la motivazione è il supporto a Bin
Laden, il possesso di armi di distruzione di massa, o il carattere
dittatoriale del regime. Mentre le prime due motivazioni sono come
minimo poco fondate, la terza è risibile quando esce dalla bocca
di un Bush, che governa lImpero avendo ottenuto il consenso
del 20% degli americani e per di più con la farsa della Florida.
Ma a parte questa mancanza di credibilità, resta il fatto che più
della metà dei Governi del mondo è a vario tipo dittatoriale e più
della metà di questi è in ottimi rapporti con lOccidente (quando
non sono stati addirittura insediati da esso).
- Come mai non viene stigmatizzata
larroganza degli Usa che si permettono di dare ultimatum allOnu
?
Il modo con cui Bush tratta lOnu è quello del padrone coi
servi. Bush non propone, ma intima e minaccia. Qualsiasi Stato minore
che ingiungesse allOnu di deliberare qualcosa minacciando
in caso contrario di prendere iniziative belliche individuali sarebbe
redarguito e vedrebbe arrivare i caschi blu alle frontiere come
forza di interdizione. E vero che lOnu non è un modello
di efficienza, ma a ciò non poco hanno contribuito gli Stati Uniti,
che fino all11 Settembre si rifiutavano addirittura di pagare
i finanziamenti che dovevano.
- Che ne è della Nato?
Che la NATO, specie dopo la dissoluzione dellimpero sovietico,
abbia il solo scopo di alimentare lindustria bellica e militare
nonché le smanie imperiali degli usa, è cosa nota. Ma in questo
frangente la sua totale inutilità pratica è dimostrata dal fatto
che non sia mai nemmeno presa in considerazione.
- Qual è la differenza fra guerra preventiva e guerra daggressione?
La tesi americana a sostegno della guerra è quella della guerra
preventiva. Si bombarda e forse si invade lIraq, per prevenire
eventuali attacchi che quel paese potrebbe portare allOccidente.
La tesi è esattamente quella usata da tutte le guerre. Chiunque
attacca dice di farlo per difendersi da minacce vere o presunte.
Non esiste nessuna differenza teorica o pratica fra una guerra preventiva
ed una guerra daggressione, se non altro perché non è mai
possibile risalire alla verità delle minacce. Se il concetto fosse
accettato, anche Saddam avrebbe titolo per attaccare gli Usa che
lhanno pubblicamente minacciato.
- La tv, ovvero la servitù come abito.
Alla faccia del giornalismo obiettivo, i giornalisti televisivi
ancora una volta dimostrano il loro perpetuo stato di servitù mentale
allImpero. I bollettini di guerra di Bush vengono tambureggiati
quotidianamente e presentati come ovvietà. Di contro, da fonte irakena
è il silenzio totale. I pochi discorsi di Saddam messi in onda vengono
accompagnati da commenti irridenti e squalificanti; non esistono
interviste ad ambasciatori o testimoni irakeni o islamici; rarissimi
i reportages sulla vita irachena. Le veline del regime si confondono
con le veline della Casa Bianca.
- Stati e individuo: diritto internazionale e diritto privato.
Un attacco a Saddam sarebbe la negazione non solo del diritto internazionale,
ma del diritto tout court. Il diritto internazionale, da quando
è nato, si fonda su principi di giustizia ed etica non dissimili
da quelli che ispirano il diritto penale o privato. A nessun cittadino
è permesso di minacciare di morte qualcun altro. A nessuno è permesso
di aggredire ed uccidere il vicino ancorché costituisse una minaccia.
Addirittura il diritto penale prevede il reato di eccesso di legittima
difesa. Se un energumeno prima ti minaccia e poi ti aggredisce a
pugni, non puoi sparargli. Come faremo ad applicare queste norme
civili se accettiamo il concetto di guerra preventiva?
Come faremo a spiegare ai giovani che se qualcuno li minaccia, non
possono tirare fuori il coltello e uccidere o organizzare una bella
spedizione punitiva di gruppo?
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